Nella giornata di domenica 6 settembre, il leghista Matteo Salvini ha tenuto un comizio a Taranto, in Piazza della Vittoria, con l’unico obiettivo – che non ci sorprende, conoscendo lo sciacallaggio dei personaggi come lui – di strumentalizzare la rabbia che le cittadine e i cittadini di Taranto provano verso le manovre politiche compiute da tutte le amministrazioni finora passate. Dai mostri inquinanti che continuano ad ucciderci giornalmente, alla mancanza di lavoro o all’ipersfruttamento, all’indifferenza delle istituzioni, alla fuga dei cervelli che cresce sempre di più: a questi problemi capitan coniglio vuole rispondere a suon di razzismo, sessismo, classismo e omolesbobitransfobia.
Ed è per questo che in più di 200 persone antifasciste ed antirazziste, domenica, hanno deciso di disturbare il suo comizio ben protetto da polizia, Digos e antisommossa: ci sono stati due momenti di tensione, uno mentre abbiamo provato ad avvicinarci al palco, e l’altro causato da una poliziotta in borghese che ha fatto dei gestacci con le mani verso i partecipanti del presidio contro Salvini.
Leghista, ogni volta che verrai qui non sarai mai in pace come vorresti: ci sarà sempre una Taranto antifascista, antirazzista e solidale che respingerà ogni tua sporca retorica.
Taranto è antifascista!
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