Distro sul Kurdistan

Opuscoli:

Confederalismo Democratico di Abdullah Ocalan
In questo opuscolo Abdullah Öcalan sviluppa in modo sistematico il suo progetto politico, il confederalismo democratico. Ad una critica fondamentale dello stato nazione segue una descrizione della sua possibile alternativa, una democrazia transnazionale dal basso.
note tratte da http://ocalanbooks.com/#/book/confederalismo-democratico

Guerra e Pace in Kurdistan di Abdullah Ocalan
In questo breve saggio Öcalan definisce le linee di base della questione kurda, il contesto storico in cui essa si colloca e le sue proposte per una soluzione.
note tratte da http://ocalanbooks.com/#/book/guerra-e-pace-in-kurdistan

Liberare la Vita – La Rivoluzione delle Donne di Abdullah Ocalan
La pratica che ha osservato nei paesi del socialismo reale e i suoi sforzi teorici e la sua pratica dagli anni ’70 in poi, hanno portato Öcalan alla conclusione che la schiavitù delle donne è stata l’inizio di tutte le altre forme di schiavitù. Questo, conclude, non è dovuto al fatto che la donna è biologicamente diversa dall’uomo, ma al fatto che è stata la fondatrice e leader del sistema matriarcale del neolitico.
note tratte da http://ocalanbooks.com/#/book/liberare-la-vida-la-rivoluzione-delle-donne

La Nazione Democratica di Abdullah Ocalan
Per le società il modello dello stato-nazione non è altro che una trappola, una rete di oppressione e sfruttamento. Il concetto di nazione democratica ribalta questa definizione. La definizione di nazione democratica, che non sia vincolata da rigidi legami politici, da una sola lingua, cultura, religione e interpretazione della storia, significa piuttosto pluralità e presenza di comunità, così come di cittadini liberi e uguali che vivono assieme in solidarietà. La nazione democratica permette alle persone di diventare nazione loro stesse, senza dover assecondare il potere o lo stato, di diventare nazione utilizzando una politicizzazione profondamente necessaria. Mira a dimostrare che, non solo attraverso una profonda politicizzazione, ma anche senza diventare stato o acquisire potere, una nazione può essere creata con istituzioni autonome in campo sociale, diplomatico e culturale, così come in economia, diritto e autodifesa, e può, quindi, costituirsi come nazione democratica.La società democratica può essere realizzata solamente attraverso questo modello di nazione. Alla società dello stato-nazione è preclusa, per sua natura, la democrazia. Lo stato-nazione non rappresenta una realtà né universale né locale; al contrario questo disconosce la spinta universalistica e quella localistica. La cittadinanza di una società uniformata rappresenta la mor-te dell’umanità.
note tratte da http://ocalanbooks.com/#/book/la-nazione-democratica

Libri:

Make Rojava Green Again – Comune Internazionalista del Rojava (prefazione di Debbie Booxchin)
E’ un progetto della Comune internazionalista in Rojava che pone la riforestazione come attività centrale nei pressi di Derik, nel nordest del Rojava, dove viene creato un vivaio arboreo. Un progetto che inoltre raccoglie soldi in Europa per portare conoscenze di esperti nella regione. Mentre forze internazionali pretendono per sé territori enormi e mettono in primo piano se stessi e il loro Stato Nazione, la Comune vuole orientarsi sulle persone, la democrazia dal basso e l’ecologia, costruendo ponti tra i diversi movimenti, tra diverse lotte sociali e femministe, gruppi ecologici e il movimento di liberazione curdo e organizzazioni che sono attive nella solidarietà per il Kurdistan. Per essa è importante creare consapevolezza nella società europea per il fatto che guerre, diverse forme di sfruttamento coloniale, feudale e capitalista e problemi ecologici sono strettamente collegati tra loro.
note tratte da https://www.retekurdistan.it/2019/04/22/rendere-verde-il-rojava-internazionalismo-e-rivoluzione-ecologica-in-siria-del-nord-parte-1/

Autunno – Appunti Partigiani dal Kurdistan – AA.VV.
Autunno è il titolo di un piccolo, prezioso libro di poesie, pensieri, frammenti di vite. Un libro di appunti partigiani dal Kurdistan, come il sottotitolo dice. Raccoglie poesie e scritti di Atakan Mahir, Salvatore Ceccarini, Piergiorgio Daltoni, Ali Haydar Kaytan e Abdullah Öcalan. Le fotografie, immagini di quotidianità di guerriglieri e guerrigliere del PKK sono della guerrigliera turca Gülnaz Ege (nome di battaglia Nuran Er).
Pensieri, sogni, paure, amore, dolore, speranza, tutto in forma di poesie e di immagini, messi su carta in fretta e furia fra un passo e l’altro, da compagni e compagne che hanno fatto della montagna la loro casa in movimento. Poesie accompagnate dalle fotografie della compagna turca Nuran Er, caduta sotto le bombe turche ad Amed Lice nel settembre 2017 e dalle parole di Atakan Mahir e Abdullah Öcalan, il leader del popolo curdo, dal 1999 lotta rinchiuso nella prigione-isola di massima sicurezza di Imrali, in condizioni di reclusione inumane.
note tratte da http://www.uikionlus.com/poesie-da-un-autunno-guerrigliero/

Tutta la Mia Vita è stata una Lotta (volume 1) di Sakine Cansiz (Sara)
Primo di tre volumi che Sakine Cansız (Sara), come co-fondatrice del movimento di liberazione curdo, ha scritto negli anni 1996-1998 sulle montagne del Kurdistan e del Medio Oriente.
L’autrice inizia dalla sua nascita e descrive la sua famiglia, le condizioni in cui è cresciuta, la sua conoscenza con il movimento di liberazione, il lavoro da lei svolto in quel tempo e gli sviluppi politici, nonché il suo arresto. Sakine Cansız racconta in maniera molto aperta le sue esperienze, offrendo una descrizione dei primi anni della lotta di liberazione in Kurdistan dal punto di vista di una donna.
note tratte da http://www.uikionlus.com/sakine-cansiz-tutta-la-mia-vita-e-stata-lotta-i-ii-iii-volume/

Tutta la Mia Vita è stata una Lotta (volume 2) di Sakine Cansiz (Sara)
Il secondo volume tratta degli anni che Sakine Cansız (Sara) tra il 1979 e il 1990 passò nelle carceri turche di Elazig, Malatya, Diyarbakir, Amasya e Çanakkale. Racconta la leggendaria resistenza che i prigionieri fecero dopo il colpo di stato militare in Turchia nel 1980 nel carcere di Diyarbakir. Sakine Cansız riferisce senza riguardi cosa significava trovarsi in carcere come donna e quale prezzo fu pagato dai prigionieri curdi e rivoluzionari nella lotta per la dignità umana. Spiega così il percorso non semplice che anche attraverso la resistenza all’interno delle carceri ha contribuito al fatto che le donne curde assumessero un ruolo centrale nella lotta di liberazione.
È il racconto di una donna che non si piega davanti alla tortura fisica e psicologica, in grado di costruire straordinari percorsi di solidarietà tra donne anche in condizioni impossibili, ma parla anche dell’amore e di come questo assuma un senso compiuto solo all’interno della lotta rivoluzionaria.
note tratte da http://www.uikionlus.com/sakine-cansiz-tutta-la-mia-vita-e-stata-lotta-i-ii-iii-volume/

Tutta la Mia Vita è stata una Lotta (volume 3) di Sakine Cansiz (Sara)
Nel terzo volume, Sakine Cansız (Sara) si è unita al movimento di liberazione curdo nel periodo in cui il movimento si stava appena formando. L’autrice acconta il periodo dopo la sua liberazione passato in parte all’accademia del partito e in parte in montagna con la guerriglia, fino alla sua morte violenta il 9 gennaio 2013. Sakine Cansız ha continuato la sua lotta senza interruzioni. La sua biografia è probabilmente il primo libro che racconta la storia della creazione del movimento da un punto di vista di donna. Per il movimento delle donne curde questa trilogia è un documento significativo che racconta la storia della sua nascita attraverso la narrazione di una delle sue protagoniste più importanti.
note tratte da http://www.uikionlus.com/sakine-cansiz-tutta-la-mia-vita-e-stata-lotta-i-ii-iii-volume/

 

Scritti dal Carcere – Civiltà e Verità – L’Era degli Dei mascherati e dei Re travestiti di Abdullah Ocalan (Manifesto della civiltà democratica – volume 1, introduzione di David Graeber)
Il sistema di civiltà statalista, sorto sulla base della formazione intrecciata di classi, città e Stato, si è moltiplicato fino alla fase finanziaria, l’ultima fase del capitalismo, che si basa principalmente sullo sfruttamento e sull’oppressione delle comunità agricole e dei villaggi e, più tardi, dei lavoratori urbani. Se la civiltà statalista vecchia di cinquemila anni è in grado di continuare la sua esistenza a dispetto della civiltà democratica, è essenzialmente dovuto alla sua egemonia ideologica. Sistemi basati sulla coercizione e la tirannia possono avere successo solo se hanno egemonia ideologica. Pertanto il conflitto principale non è solo a livello di divisione di classe, ma anche a livello di civiltà.
La lotta storica, che può essere fatta risalire ad almeno cinquemila anni fa, è essenzialmente tra civiltà-Stato e civiltà democratica; quest’ultima formata da comunità pre-statali agricole e di villaggio.
Tutte le relazioni ideologiche, militari, politiche e economiche, tutti i conflitti e le lotte, avvengono sotto questi due principali sistemi di civiltà.
note tratte da https://www.uikionlus.com/pubblicato-in-italiano-scritti-dal-carcere-civilta-e-verita-di-abdullah-ocalan/

 

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