Riflessioni Oltre il Muro

 

OLTRE IL MURO è un’idea che nasce dalla necessità di abbattere l’ombra che ricopre, come una condanna, vicoli e vie del centro storico esclusi dagli itinerari ufficiali del turismo e della movida tarantina.

Nasce dall’autodeterminazione e dal consenso degli abitanti delle zone in cui gli artist* intervengono. Dalla scelta politica di non attendere e non delegare. Dalla necessità di sottrarre spazi all’abbandono e corpi all’emarginazione.

OLTRE IL MURO vogliamo spingerci perché questo è un muro nei nostri cuori e sui nostri corpi.

Gli artist* che hanno aderito al progetto hanno lasciato una traccia di sé, questa volta in via Paisiello dove è assente ogni tipo di attività, dove insistono numerosi B&B; dove il numero di porte murate è davvero imbarazzante.

All’asettico grigio di queste, ben venga il colore a colpire i tufi senza valore, donando loro espressione e sorpresa a chi li incontra.

L’iniziativa è stata per noi un esempio di buone pratiche sociali in termini di collaborazione con gli abitanti, pulizia di via Paisiello dai cumuli di rifiuti, ingombranti, erbacce e amianto, affinità con gli e le artist*, confronto e socialità per un’ecologia delle relazioni.

La giornata ha poi attirato un discreto numero di curios*.

Questi interventi artistici possono scaturire curiosità, passeggio o dare un attimo di luce nuova ad angoli abituati a restare in ombra? Non ci dispiacerebbe assolutamente, siamo per un turismo sostenibile e rispettoso, fuori però dalle dinamiche del turismo di massa.

Questi interventi possono scaturire, certo, varie reazioni o critiche. Ci arricchiremo di esse, accettando quelle fatte con cognizione di causa e ignorando quelle dettate da sterili posizioni fuori luogo di ignoti difensori di non sappiamo cosa! Infine invitiamo chi interessat* ai processi sociali dal basso ad affacciarsi in città vecchia presso il Comitato.

A presto … OLTRE IL MURO!

Autoproduzioni dal Laboratorio di Autocoscienza sul Maschile

  1. n.2 Giambruno e le tossicità sul lavoro

Lo scherzo è bello quando ridiamo tutt*

La mascolinità tossica di una società patriarcale si riflette senza pudore nella ilarità della quotidianità. Questo cultura porta, per esempio, il Giambruno di turno a pensare che le sue avances, in tv o fuori, possano essere facilmente raccontate o interpretate come semplici battute scherzose in caso di criticità.

L’assurdità della situazione porta, oltre larghe fasce di popolazione, alcuni giornalisti a ridimensionare la gravità dei fatti di Giambruno raccontando che nei dietro le quinte, negli studi delle radio e delle televisioni e altrove si dicono cose ben peggiori senza alcun problema.

 

 

Il ricatto

I narratori sottovalutano, ignorano (o fingono di farlo) che le avances fatte in un luogo di lavoro comportano reazioni e azioni emotive varie e quasi sempre sono coloro che occupano le posizioni più basse a subirle, spesso per paura di perdere il lavoro. Ora immaginiamo Giambruno abbia consuetudinalmente tali atteggiamenti e cerchiamo di immaginare quante donne, tra le sue colleghe e assistenti, possano ritrovarsi in situazioni di imbarazzo, di soggezione, di panico, paura, ricatto e violenza sul proprio posto di lavoro.

Riconoscere tali radicamenti culturali non è sempre semplice, ma non è neanche così impossibile. Se fossimo consapevoli che ricattare una persona sul posto di lavoro, sfruttando la propria posizione di potere anche solo con atteggiamenti allusivi o ambigui, è aberrante, allora difficilmente troveremmo dell’ironia nei fatti di Giambruno.

  1. Verso un’ecologia delle relazioni

Impegnarsi a riconoscere tali atteggiamenti di ambiguità e predominanza e intervenire (per quanto possibile) quando si perpetuano, accrescere la propria coscienza in tal senso, iniziando ad evitare l’utilizzo di termini patriarcali, col proposito di teorizzare e praticare una ecologia delle relazioni, sarebbe già un passo verso l’eliminazione di quelle zone grigie dove prolifica l’avidità e l’abuso dei poteri.

Questo lavoro è parte del laboratorio di autocoscienza sul maschile lanciato mesi fa dal Comitato Città Vecchia di Taranto, potrete partecipare sia commentando i vari post, che partecipando di persona il mercoledì alle 18.00 ai nostri laboratori.